Ultimamente pare che Visco (il Governatore di Bankitalia) sia afflitto da qualche preoccupazione. Lui conosce benissimo la situazione di molte banche italiane (o, meglio, dovrebbe), e,quindi, un giorno si e l'altro pure, pare sia molto impegnato a dispensare pillole di saggezza e suggerimenti. Quindici giorni fa aveva affermato che "i clienti delle banche devono essere informati sul fatto potrebbero contribuire al salvataggio delle banche in crisi "(lo abbiamo detto QUI). Affermazione forte e assai irrituale, per chi riveste simili posizioni, e che dovrebbe indurre a qualche riflessione.
L'altro giorno, intervenendo all'Assemblea della Banca d'Italia, ha ribadito:
L'attivazione di una bad bank aiuterebbe la ripartenza del mercato del credito. Il giudizio è del governatore della Banca d'Italia, Ignazio Visco, che per questo auspica sia «rapida e costruttiva» la discussione sul tema in corso tra autorità italiane ed europee. Il sistema bancario «è provato dalla lunga recessione», ha sottolineato il Governatore. I crediti a rischio a fine 2014 sono triplicati rispetto al 2008, prima della crisi. Il Governatore ha ricordato i numeri del fenomeno: 200 miliardi di crediti in sofferenza, ai quali vanno aggiunti i 150 miliardi di altri crediti deteriorati per un totale di circa il 18% degli impieghi rispetto al 6% prima della crisi. Un fardello , ha detto il numero uno di palazzo Koch, che crea «un vincolo all'erogazione di nuovi prestiti». Per questo Visco torna a ribadire la necessità di un mercato secondario dei crediti deteriorati «anche con il concorso del settore pubblico; stiamo collaborando con il Governo a disegnarle, nel rispetto della disciplina degli aiuti di Stato. È in corso sul tema una discussione con le autorità europee che auspichiamo sia rapida e costruttiva». Fonte: Il Sole 24 Ore