Del tema dell'inclusione di
alcune attività criminali nel calcolo del Pil, ne avevamo già parlato QUI e
QUI; ma anche altrove, a adire il vero
La Francia, dopo aver sbeffeggiato
Bruxelles e la Germania sul tetto del deficit del 3% (che non verrà
rispettato), si è rifiutata di aggiornare il calcolo del Pil includendo la
prostituzione, perché "la prostituzione non è un'attività economica
"consenziente" ma sotto forma di schiavitù", ha affermato
Parigi.
Si legge anche che, secondo indiscrezioni da confermare, anche la Svezia avrebbe
intenzione di opporsi all'inclusione della prostituzione nel calcolo del Pil.
Ovviamente, l'Italia,
incentivata dal fatto che l'inclusione delle attività malavitose migliora il
rapporto debito/Pil (ormai fuori controllo), ha aggiornato il calcolo della ricchezza nazionale prodotta includendo anche prostituzione, droga e contrabbando.
Uno dei motivi per i quali
Eurostat, con il Sec2010, ha aggiornato i criteri di contabilità nazionale (e
quindi anche quelli del calcolo del pil) risiede nella necessità di uniformare
i dati contabili delle rispettive nazioni, al fine di offrire una
rappresentazione più omogenea e paragonabile tra i vari stati.
Il fatto che la Francia e la Svezia, giustamente, rifiutino di conformarsi integralmente ai
precetti del Sec2010, al netto del significato politico (comunque non
trascurabile), in un certo qual modo fa venire meno anche la ragione
ispiratrice che ha portato all'aggiornamento dei criteri di formazione della
contabilità nazionale introdotti con il Sec2010: cioè, rendere omogenei e
confrontabili i parametri contabili tra le diverse nazioni.
Dall'Osservatorio droga:
No all’inserimento della prostituzione e del traffico di droga nelle modalità di calcolo del Pil, come richiesto dall’agenzia di statistica europea Eurostat, da parte di Francia e Svezia hanno entrambe rifiutato di inserire la prostituzione nei dati. In specie in Svezia dove e’ un reato penale comprare il corpo di un’altra perosna per fini sessuali si e’ rifiutato di gonfiare la ricchezza nazionale con le attività che mortificano la dignità’ dell’essere umano. Il francese Insee, l’istituto di statistica nazionale, non si adegua alle nuove norme di Eurostat per il semplice motivo che la prostituzione che non può essere considerata un’attività economica “consenziente” ma viene condotta generalmente sotto forma di schiavitù. Analoga obiezione riguarda il voler inserire a bilancio la schiavitù chimica. “Abbiamo tentato di difendere l’idea che l’attività di spaccio non è tra adulti o minorenni consenzienti” ha spiegato Eric Dubois, direttore dell’Insee. Molti dei clienti sono infatti persone tossicodipendenti. -
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