Su “Il Nord” mi è capitato di leggere
questo articolo a firma Max Parisi , nel quale si sostiene che il
Tesoro starebbe aumentando le disponibilità di cassa per “fronteggiare il prossimo tracollo dell’euro”. In effetti il tesoro, negli ultimi mesi, ha aumentato di molto la liquidità presso la Banca d’Italia rispetto agli stock medi. Tant’è che, secondo l’ultimo bollettino di Bankitalia, il conto di tesoreria preso la stessa Banca d’Italia, nello scorso mese di maggio ammontava a oltre 92 miliardi di euro, in aumento di 30 miliardi rispetto allo stesso mese del 2013. Evidentemente, trattandosi di liquidità presa in prestito sui mercati,
contribuisce ad aumentare il debito pubblico, che ha raggiunto i 2166 miliardi di euro, a circa il 139% del Pil.
La tesi sostenuta dall’estensore dell’articolo appare assai difficile da sostenere, ammesso che l’autore non ci informi dell’attendibilità di cui gode questa presunta “gola profonda” che avrebbe fatto trapelare una notizia che, in realtà, perdurando simili condizioni, sarebbe una non notizia; ma per ragioni del tutto differenti rispetto a quelle proposte.
Quindi, secondo l’estensore dell’articolo, l’accumulo della liquidità presso Bankitalia sarebbe da imputare al fatto che il Tesoro starebbe approntando misure difensive per il collasso dell’euro che, nel frattempo, stando alle quotazioni rispetto alle altre valute, sembrerebbe comunque godere di ottima salute.