di Paolo Cardenà - Nella vita comune,
l'utilizzo del denaro contante è una delle cose più normali che esista.
La possibilità di utilizzare denaro contante, per compensare transazioni
commerciali, costituisce elemento di libertà di ogni essere umano, oltre
che motore di sviluppo alla crescita economica e al benessere collettivo.
Quotidianamente, avvengono milioni e milioni di transazioni che hanno come
contropartita l'utilizzo del denaro contate, senza il quale, con ogni
probabilità, parte di queste non avverrebbero mai, o avverrebbero in maniera
sensibilmente ridotta. Pensate alle piccole spese quotidiane che ognuno di noi
compie per il soddisfacimento dei propri bisogni, dei propri desideri,
delle proprie ambizioni, dei propri vizi, e delle proprie
libertà. Pensate ad un caffè consumato in un bar, all'acquisto del pane dal
panettiere, o ad una bibita offerta ad un amico. Oppure, ancora, pensate alla
paghetta data settimanalmente ai propri figli, o ad un acquisto di un
determinato oggetto, che deve rimanere segreto. Queste transazioni,
semplicemente, avvengono utilizzando carta moneta. In mancanza della
possibilità di spesa per mezzo del contante, queste avverrebbero in
maniera significativamente ridotta poiché, ognuno di noi, sarebbe ben disposto
a rinunciare a qualcosa per tutelare la nostra privacy e il nostro
perimetro di riservatezza. Ognuno di noi sarebbe disposto a rinunciare a
qualcosa se le modalità di acquisto non fossero pratiche come oggi
avviene.
L'utilizzo del denaro contante è semplice, è pratico, è efficace, è veloce e non è costoso.
Questo, unito alla
possibilità di utilizzare anche altre forme di pagamento che il progresso
tecnologico ha reso disponibile, contribuisce ad elevare il grado di efficienza
della società e delle pratiche commerciali le quali, a seconda dei casi,
richiedono strumenti di pagamento più o meno consoni a talune tipologie di
spese. Tuttavia, in questo ridicolo paese, si sta diffondendo il pensiero che
abbassare la soglia di utilizzo del contante, o meglio eliminarlo del tutto,
contribuirebbe a risolvere il problema dell'evasione fiscale e anche quelli
economici. Nulla di più falso ed infondato, e ciò per una serie
innumerevole dei ragioni, alcune delle quali sono riportate in seguito, ed
altre, ancor più ben dettagliate, potete trovarle qui (LETTURA CONSIGLIATA).
Nel corso dei secoli, la
necessità degli stati e quindi della politica, di contare sempre più
sull'appoggio del sistema bancario per il finanziamento degli abusi di spesa
della macchina statale e dei privilegi di politici (spesso corrotti ed
incapaci), ha favorito l'instaurarsi di una connivenza simbiotica
tra la politica e il sistema bancario. Ciò per reciproca
convenienza: quella della politica di poter contare sui favori dei banchieri; e
quella di quest'ultimi, di poter godere di un quadro normativo di
favore per incrementare i propri affari e, in caso di dissesti, contare
sull'interventismo statale. Ne costituisce un esempio eclatante, tutti i
salvataggi bancari effettuati in giro per il mondo, in questi anni di crisi.
Non ultimo, nel contesto italiano, anche i ripetuti interventi di salvataggio a
favore Monte Paschi, di cui in questo sito si è discusso molto. A conferma
della connivenza esistente tra politica e sistema bancario per reciproca
convenienza, nel contesto italiano, di recente, si è verificata
un'inquietante circostanza che dovrebbe indurci a riflettere e a guardare
al fenomeno con grande preoccupazione. Nel 2011, infatti, in nome
della lotta all'evasione fiscale, il limite di spesa del contante, è
passato dai 5000 euro, ai 2500, fino ad arrivare agli attuali 1000.00 euro.
Come se ciò non bastasse, anche i pensionati che riscuotono un assegno
pensionistico superiore ai mille euro, ex
lege, sono stati obbligati ad aprire un conto corrente presso un istituto
bancario.
Quindi, appare ben evidente quanto grande sia stato il regalo offerto
alle banche che, ora, possono contare un numero più elevato di
clientela alla quale applicare commissioni e vendere servizi. Per contro, il sistema
bancario, sempre in nome della lotta all'evasione, è stato obbligato a fornire
all'anagrafe tributaria tutte le movimentazioni di qualsiasi rapporto bancario,
intrattenuto da ogni cliente. E qui, il nesso sulla reciproca
convenienza, appare evidente ed inquietante. In pratica, in nome del dogma
della lotta all'evasione, lo Stato ha disposto un quadro normativo di
favore per il sistema bancario, ottenendo come contropartita la possibilità di
indagare sulla vita di ogni cittadino, evocando a se il controllo su intere
masse di popolazione. Questo articolo, pur non avendo ad oggetto la diffusione
di argomentazioni circa le modalità di contrasto all'evasione fiscale e di
quanto sia insensato condurre questa lotta limitando l'uso del contante,
giova comunque segnalare che, la grande evasione, ossia quella che arreca
danni milionari o miliardari alle casse dello Stato è proprio quella posta in
essere dalle istituzioni bancarie, dalle multinazionali e dalle lobby di
potere. Non è un caso, infatti, che il Ministro allo Sviluppo Economico Corrado
Passera, sia indagato per una evasione fiscale miliardaria posta in essere
proprio quando egli era ancora ai vertici di Intesa San Paolo, solo per citare
un esempio.
Non deve sorprendere,
quindi, che i promotori e gli ideologi di questo pensiero e della crociata
contro l'utilizzo del contante, siano proprio quei soggetti che traggono
maggior vantaggio dalla riduzione o dalla eliminazione del contante: ossia le
banche, che trova nella politica un prezioso alleato a favore dei propri
interessi. Non è un caso che, nel contesto italiano, negli ultimi tempi, si sia
assistito ad un proliferare di preoccupanti segnali espressi sia dal mondo
politico che dai banchieri, orientati proprio ad una significativa riduzione
dell'utilizzo del contante o, peggio, alla completa eliminazione.
Nel tema che ci occupa, la
realtà è che, l'eliminazione del denaro contante e il contestuale passaggio
della moneta elettronica, ha un unico grande vincitore: il sistema bancario.
Ciò per il semplice fatto che, in questo caso, la banche (Stato) avrebbero il
controllo sulle nostre vite e pressoché su tutte le transazioni
compiute, lucrando le relative commissioni sulle operazioni effettuate.
Ma questo non è il solo vantaggio. Essendo il nostro sistema a riserva
frazionaria, le banche, gestendo la massa di depositi che a quel
punto si troverebbero nelle loro disponibilità, finirebbero per
incrementare esponenzialmente la capacità di emettere moneta scritturale;
ossia la non moneta.
Il denaro, per
il sistema bancario, è elemento sul quale fonda i propri affari: in buona
sostanza è la merce da vendere. Avere il controllo e la gestione di tutto
il denaro, per la banca, è un moltiplicatore del proprio business e quindi di
redditività.
In un sistema basato
sulla riserva frazionaria quale è il nostro, accade che i 1000,00 euro che
vengono depositati in banca, possono diventare (per il sistema
bancario) fino a 100.000, ossia cento volte tanto. E ciò è possibile per
l'effetto moltiplicativo dei depositi. Siccome sulle somme depositate la
banca è tenuta ad accantonare solo l'1% del deposito (nel nostro caso 10 euro,
l'1% di 1000) per far fronte ad eventuali esigenze di cassa e richieste di
rimborso delle sostanze depositate, ne consegue che le altre 990 possono essere
immesse nuovamente nel sistema, mediate la concessione di prestiti. A
questo punto i 990 euro concessi in prestito, vengono nuovamente depositati sul
sistema bancario e la banca, dopo aver provveduto ad accantonare un'altro 1%
(9.90 euro in questa seconda fase) della somma depositata, avrà
nuovamente a disposizione 980.10 da poter concedere di nuovo in
prestito, e così via fino a che non si sarà esaurito l'effetto moltiplicatore
sul deposito iniziale. Ossia fino a quando non si sarà prodotta moneta virtuale
per 100.000 euro a fronte dei 1000 euro di deposito reale iniziale. In
sostanza, per ogni mille euro di deposito, la banca potrà moltiplicare fino a
100.000 euro, la materia oggetto dei propri affari: il denaro.
Sulla massa di
prestiti concessi, in questo caso 99.000 euro, la banca trae un enorme
profitto applicando un tasso di interesse che chi ha usufruito del prestito
dovrà rimborsare a determinate scadenze, unitamente al capitale preso in
prestito. Alla luce del ragionamento appena esposto, risulta del tutto agevole
comprendere l'interesse da parte del sistema bancario affinché si giunga alla
completa eliminazione della denaro contante. Tanto meno sarà il contante in
circolazione, tanto più elevata sarà la possibilità riservata alle banche di
incrementare il proprio giro d'affari e aumentare a la redditività prodotta,
che si traduce in bonus milionari pagati ai super manager.
In un contesto
operativo come quello appena enunciato, accade inoltre che, fino a quando
la banca non avrà riscosso tutto il denaro concesso in prestito, resta esposta
al pericolo che tutti i depositanti chiedano di riavere le sostanze depositate
di cui la banca non dispone poiché ha creato dal nulla moneta per 100.000
euro, a fronte di depositi per soli 1000 euro. In questo caso, il sistema
bancario risulterebbe insolvente. Quindi, con l'eliminazione del contante, il
sistema bancario, in un solo colpo, per effetto di un'imposizione normativa
lesiva degli interessi delle collettività e della libertà della popolazione,
scongiurerebbe il verificarsi di un vero e proprio incubo per il sistema
bancario che, benché remoto, non è detto sia impossibile: la corsa agli
sportelli.
In una realtà
ove le condizioni praticate dal sistema bancario nei confronti della
propria clientela tendono ad appiattirsi convergendo verso pricing del tutto
simili, l'unica forma di concorrenza antagonista allo strapotere bancario,
resta proprio l'utilizzo del contante.
Privare la
popolazione dalla possibilità di utilizzare moneta contante, significa privarla
della principale forma di dissenso e dissociazione nei confronti dell'arroganza
bancaria; oltre che della libertà.
Un aumento di
moneta non determina nessun beneficio, men che meno se si tratta di moneta del
tutto astratta. Al riguardo, numerose sono le teorie economiche sostenute
da altrettante scuole di pensiero, che ci confermano gli effetti
distorsivi prodotti da un aumento indiscriminato della moneta poiché, questa
pratica, oltre a creare una ricchezza effimera pronta a sciogliersi come
la neve al sole, finirebbe anche per ridurre il potere di
acquisto di ogni unità di moneta. Tutto ciò, avverrebbe, depredando i cittadini
della loro ricchezza, e arricchendo ancora di più chi ha il controllo
della gestione delle moneta: le BANCHE.
Proprio per le ragioni sopra esposte e per le altre che potete trovare qui, vi rinnovo l'invito ad aderire all'iniziativa CONTANTE LIBERO.
Gran Bell' articolo!!!! Complimenti
RispondiEliminaMa grazieeee! Onorato del tuo apprezzamento.
Eliminaquindi in 'soldoni' come ci dovremmo comportare noi cittadini??
RispondiEliminaSpegnere le televisioni e leggere libri. Dovete informarvi e non dare ascolto alle cazzate
EliminaBravissimo Paolo, è il consiglio che do sempre anche io
EliminaIo credo che la soluzione sia, in primo luog di informarci così che si possa maturare una vera propria opinione rispetto a quelle che il sistema ci inculca, in secondo luogo di attivarci con tutte quelle piccole buone pratiche quotidiane che possiamo attuare come guardare dove e cosa mangiamo e indirizzando le nostre spese e risorse verso ciò che è più etico, in terzo ed ultimo di condividere con più persone possibe.
RispondiEliminaUn grande abbraccio a tutti e cerchiamo di riprenderci la sovranità che ci appartiene.
Grazie per il tuo contributo, trascorri una buona giornata.
EliminaNon so questi " esimi " signori abbiano idea di quanto denaro in "nero " circola ....si sta creando un circuito di soldi in nero impressionante ....al peggio non c' è mai fine ...complimenti per l' articolo .
RispondiEliminaCordiali saluti Maurizio Disarò
Grazie Maurizio, onorato del tuo apprezzamento
Eliminaho apprezzato l'articolo, ed essendo impegnato con una petizione per contrastare il potere delle banche, affinchè le popolazioni conoscano e si riappropino del signoraggio della moneta, sarei felice se lei ed il pubblico che la segue potessero partecipare all'esito positivo di questo mio sforzo, firmando e facendo conoscere la petizione in oggetto. Saluti:
EliminaConsiderato che la BCE è una banca solo formalmente al servizio dell’unione, mentre a tutti gli effetti è una banca in mano a privati speculatori finanziari; infatti detengono percentualmente il controllo dell’istituto, le varie banche centrali dei vari paesi partecipanti all’unione monetaria europea, le quali, a loro volta, come la nostra Banca d’Italia, sono di proprietà delle rispettive banche commerciali, quindi di SpA, istituti di credito privati, quindi non è errato considerare la BCE una banca in mano a speculatori finanziari privati, che arricchiscono enormemente a spese dei popoli che si svenano con tasse sempre più pesanti per consentire ai loro paesi di pagare gli interessi (illegittimi) maturati a fronte dei loro debito pubblico.
Ergo la BCE è una banca controllata e di proprietà di privati cittadini, il cui unico interesse è il lucro e la speculazione finanziaria tendenzialmente portati a fregarsene dei problemi collettivi, troppo presi a curare i loro tornaconti personali ed i loro capaci portafogli.
Per dirla tutta, molto spesso i loro interessi privati sono in forte contrapposizione agli interessi collettivi dei popoli.
Quindi perché regalare tutti questi miliardi a dei privati quando il costo di produzione della moneta è talmente irrisorio da essere considerato nullo?
Costoro dovrebbero essere costretti a restituire almeno il 90/95% della "refurtiva" incamerata, anche se legalmente permesso dai nostri politici corrotti.
Andrebbe rifondata la BCE, rendendola una banca no profit con sovranità sulla moneta, e che dovrebbe trattenersi solamente quanto necessario al sostentamento dell’istituzione stessa.
Usando il LINK sottoesposto è possibile firmare la petizione che verrà, se si raggiungerà un numero importante di adesioni e partecipazione, inviata a tutti i governi europei ed ai media più importani dell'unione, con l'aiuto organizzativo di Avaaz. IMPORTANTE partecipare e promuovere l'interesse di amici, famigliari, conoscenti. Questo è il problema dei problemi economici che asssillano l'occidente, e che può essere rimosso se tutti ci impegnamo a protestare energicamente.
http://www.avaaz.org/it/petition/start_a_petition/?cl=2282438748&v=20152
Saluti carlo
Se avverrà questo dovremmo ricorrere al baratto, oppure dovranno sorgere delle stamperie clandestine che stampino denaro appartenente solo a noi. Se tutti usassimo quel denaro le banche e i politici marci rimarrebbero con un pugno di mosche.
RispondiEliminaSalve... ho postato un mio umile mesi fa su facebook : Dovremmo tutti quanti noi, cittadini "normali" operai e pensionati, togliere i nostri pochi soldi dai conti correnti bancari e tenerceli in casa. Tenendoli in banca infatti è certo che li abbiamo affidati nella mani di ladri di professione... ove li tenessimo in casa almeno il ladri dovrebbero venire loro a rubarceli, di persona... Quindi penso che sarebbero molto più al sicuro ! Bellissimo articolo il tuo... l'ho condiviso proprio su facebook e spero sia utile ad "accendere" la miccia... Ciao ! Italo Zingoni
RispondiEliminaGrazie infinite Italo, onorato del tuo apprezzamento
Eliminase il popolo nn dovesse più disporre del dissenso monetario probabilmente,e direi alla buonora,si prenderanno le armi per riprenderci la nostra sovranità
RispondiEliminaOttimo articolo,complimenti!L'ho condiviso nel mio blog.Saluti :).
RispondiEliminaGrazie infinite, onorato!
EliminaComplimenti, articolo chiarissimo. Riprendiamoci la ns libertà di usare il contanti!
RispondiEliminaGrazie davvero, troppo buoni!
EliminaSi penso che lunica soluzione per tornare davvero liberi e sovrani dalla schiavitu delle banche e dei politici ultrasuper corrotti insieme ai (media) i cittadini possono farlo ritirando il proprio denaro dalle banche ed é sicuramente lunica arma che ci resta ma solo per pochissimo tempo perché il processo di annientamento di noi singoli individui é iniziato da moltissimo tempo ma pochi se ne stanno accorgendo solo adesso e molti forse non se ne renderanno conto MAI! PERTANTO DIVULGHIAMO IL PIU POSSIBILE queste notizie ed uniamoci contro questa schiavitu senza tener conto dei colori politici. UN CITTADINO OPPRESSO E SCHIAVIZZATO COME VOI!
RispondiEliminaTi ringrazio per il tuo comnento e ti auguro una buona serata
EliminaBuongiorno.
RispondiEliminaPrego l'amministratore di non interpretare le mie parole come sfida, o peggio malafede.
Se possibile, vorrei sapere da dove arriva la percentuale dell'1% descritta nell'articolo.
Ho letto l'articolo "Il grande bluff" linkato. Personalmente non sono d'accordo con la conclusione che l'evasione fiscale possa essere combattuta meglio lasciando le cose come stanno.
O per meglio dire, che "il contante è meglio della moneta elettronica" solo partendo dalla premessa che siccome il contante è "lento" allora è più facilmente tracciabile delle transazioni elettroniche.
Il mafioso / crimine organizzato / politico corrotto troveranno sempre metodi per condurre affari illeciti, anche senza bisogno della valigia piena di soldi. Lo fanno già ora, come se ne è parlato.
Il punto che secondo me non è stato affrontato (ma sono aperto al dialogo e mi piacerebbe sapere cosa ne pensiate) riguarda le transazioni elettroniche intese come verifica per i pagamenti di fatture.
Permettendo il pagamento in contante di una transazione di beni o servizi, infatti, si lascia necessariamente la porta aperta al nero.
Invece, obbligando gli esercenti ad utilizzare solo ed esclusivamente transazioni elettroniche si ridurrebbe a zero la possibilità per essi di fare del nero (per il semplice fatto che i soldi da qualche parte sono partiti, e che sono tracciabili). Ovviamente mi riferisco al nero che conosciamo tutti, quello dello "sconto dell'IVA", che poi è quello più dannoso per le casse dell'erario.
Da notare che non sto negando la possibilità tout court di commettere illeciti riguardanti l'evasione, perché come si suol dire... fatta la legge, trovato l'inganno. Sto sostenendo che il passaggio al 100% transazioni elettroniche ridurrebbe a zero l'evasione dell'IVA.
In più penso che i commercianti che non praticano nero possano in questo modo dimostrare al fisco che effettivamente in tempi di crisi hanno venduto poco, perché lo storico delle transazioni lo dimostra.
Se poi si promulgassero leggi che permettano ai privati cittadini di detrarre dalle tasse quelle spese sostenute per salute/ristrutturazioni/istruzione... solo sulla base delle causali dei bonifici bancari, secondo me sarebbero essi stessi a voler pagare tramite strumenti elettronici.
In ultimo, ci terrei a dire che non sto dicendo che tutto ciò che ho letto sia falso, o inconcludente, o tendenzioso. Né voglio sembrare altezzoso o pedante, ché sono una persona davvero amante del dialogo.
Semplicemente volevo esprimere la mia opinione con argomentazioni, essendo io un sostenitore della teoria per cui si potrebbe combattere meglio l'evasione con un sistema 100% elettronico.
Se possibile, mi piacerebbe leggere una risposta in merito alle mie osservazioni.
Grazie! =)
Matteo
Buongiorno e grazie per il suo commento. Per il momento la prego di leggere questo articolo pubblicato sul sito www.contantelibero.it, unitamente ad altri post molto illuminanti che potrà trovare sempre sullo stesso sito. Appena avrò un attimo di tempo, integrerò la mia risposta con altre considerazioni. La ringrazio e le auguro una buona giornata http://www.contantelibero.it/perche-abolire-il-contante/405/
EliminaI padroni del mondo
RispondiEliminaContinuiamo a lottare tutti insieme contro l'arroganza del sistema bancario (che ultimamente in italia si è pure preso il controllo del governo imponendo monti e i suoi scagnozzi)! Questo testo andrebbe letto nelle scuole e nelle università, purtroppo in italia la parola d'ordine è "credibilità", ovvero fare quello che chiedono le banche a discapito dei cittadini (vero bersani?). Complimenti per l'articolo, l'ho condiviso su Facebook. Buona giornata!
RispondiEliminaGrazie infinite per il tuo apprezzamento, ne sono onorato. Trascorri una buona serata
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