di Paolo Cardenà-
Per
essere precisi, 2014 miliardi di euro. A tanto ammontava il debito pubblico
italiano nel mese di ottobre. A renderlo noto è Bankitalia nel consueto
bollettino statistico.
La crisi batte ogni record anche sul fronte del debito pubblico, che a ottobre ha ampiamente sfondato il "tetto" 2 mila miliardi di euro, arrivando a quota 2.014 miliardi di euro, ben 19 in più rispetto ai 1.995 miliardi registrati a fine settembre. Un saldo contabile eccezionalmente negativo, quello rilevato nell'ultimo supplemento "Finanza pubblica" al Bollettino statistico della Banca d'Italia, che potrebbe avere ripercussioni anche psicologiche sugli sforzi per battere la recessione.
Il boom del debito - in valore assoluto, il livello più alto mai registrato nel nostro Paese - si accompagna infatti a una consistente crescita delle entrate tributarie, che nei primi 10 mesi dell'anno hanno segnato un incremento del 2,9% rispetto allo stesso periodo del 2011."
In pratica, nonostante le
manovre lacrime e sangue varate prima dal Governo Berlusconi e poi dal governo
Monti, il debito pubblico italiano è aumentato poco meno di 100 miliardi
di euro, rispetto allo stesso periodo del 2011.
Il tutto, mentre ogni giorno
osserviamo l'indecenza offerta dai politici cialtroni , che hanno
condotto questo paese nel precipizio.
Il nostro (loro) debito, cari
signori, non potrà mai essere onorato. E' ciò, per il semplice fatto che è
troppo elevato per poter essere ripagato, soprattutto in assenza di crescita.
La quale crescita, sarà destinata a deludere le aspettative di chi crede che,
nel prossimo futuro, ci sarà un inversione di tendenza tale da rimettere in
carreggiata il Paese. Nulla di più falso e infondato. Soprattutto alla luce
della devastazione economica e sociale che sta derivando da questa crisi.
Siccome il mondo in cui viviamo ci ha abituati a pensare che il debito può
essere sostenuto semplicemente ripagandolo con altro debito, è evidente
che prima o poi (a mio parere molto presto), questo meccanismo perverso, si
incepperà e ci sarà qualcuno che vorrà riavere il suo credito.
Ora, cari signori, non
disperate. Anzi, è tempo di rallegrarsi. Il debito pubblico, che sembra non
conoscere arresto, in realtà sarà il nostro Cavallo di Troia e ci consentirà di
cacciare i mercanti fuori dal tempio della democrazia, affidando le sorti
del bene comune a persone oneste e capaci.
Qualche tempo fa, questo sito
ha ospitato un articolo di Richard W.
Rahn e, in un passo conclusivo, l'autore scriveva:
"La
classe politica di oggi verrà cacciata, pacificamente o con la violenza. A quel
punto i governi che ne seguiranno partiranno ex novo, disconoscendo in maniera
esplicita tutte le vecchie promesse legate ai diritti acquisiti. Verranno
create nuove monete, da parte di soggetti privati e di governi e quindi si
ricomincerà da capo, senza il peso dei vecchi debiti inesigibili. La
transizione sarà terribile, ma con un po’ di fortuna emergeranno dal caos nuovi
ordini politici ed economici capaci di riportare l’umanità sulla strada della
crescita economica e della libertà individuale"
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