di Paolo Cardenà-
Non è che io ce l'abbia con quelli del Monte Paschi di Siena, ma
devo dire che ce la stanno mettendo davvero tutta per suscitare grande
indignazione per le vicende in cui è coinvolta la banca; e credo che vadano denunciate.
Secondo quanto
riportato da Linkiesta, sembrerebbe che nel bilancio 2011, l'ultimo
firmato da Mussari, sia sfuggita la contabilizzazione di 130 milioni di euro di
costi del personale di competenza dell'anno.
Certo che se Pierino fosse stato
messo al timone della banca senese, probabilmente avrebbe fatto di meglio
rispetto al management precedente; il cui amministratore delegato, come noto,
viste le audaci gesta compiute alla guida della banca, è stato riconfermato
alla Presidenza dell'ABI (Associazione Bancaria Italiana). Ma la mancata
contabilizzazione di queste somme, è imputabile ad un mero errore o a qualcosa
di premeditato per ottenere qualche vantaggio futuro? Ora, conoscendo le
vicende in cui l'istituto senese è coinvolto, qualche dubbio mi viene. E non
pochi!
Nella prima
ipotesi, ossia in caso di mero errore, questo sarebbe comunque di una gravità
inaudita poiché, nascondendo dei costi (130 milioni) dal proprio bilancio,
la banca avrebbe tratto in inganno la comunità finanziaria e anche
piccoli risparmiatori che nel frattempo, magari, hanno investito soldi nella
banca. A favore di questa tesi gioca il
fatto che, nel 2011, la banca ha riportato una perdita di circa 4.6 miliardi di euro.
E quindi perché non contabilizzare anche questi costi e
"ripulire" il bilancio?
In caso di
malafede, invece, la cosa si complica ulteriormente, e non di poco.
Infatti, all'epoca
della chiusura del bilancio 2011, non si parlava ancora dei Monti bond che,
come ho scritto più volte, impone alla banca di corrispondere al Tesoro, anche
in caso di perdita, un interesse per l'aiuto di stato ricevuto in forma di
partecipazione azionaria. Ma di questo aspetto, con il quale si potrebbe ipotizzare
un ulteriore danno per i contribuenti italiani, parleremo in un articolo di prossima
pubblicazione.
Come noto,
l'istituto senese detiene ancora gli 1.9 miliardi di Tremonti Bond che, come
ribadito più volte in questo sito, consentono alla banca di evitare il
pagamento di interessi in caso di mancanza di utili distribuibili.
Interessi che, per l'anno 2011, possiamo stimare tra i 160 e 170 Milioni di
euro, circa.
Quindi, stando
alla seconda ipotesi, ossia in caso di premeditazione, la banca non
avendo contabilizzato i 130 milioni di euro nel 2011, avrebbe dovuto rilevare
(ovvero rileverebbe) una sopravvenienza passiva nel 2012 determinando un
eventuale perdita (fittizia) alla scopo di eludere, anche per il 2012, il
pagamento degli interessi del prestito concesso dallo Stato, per il secondo anno
consecutivo. Ciò sarebbe stato possibile solo in caso di capienza di utili
prima della contabilizzazione della sopravvenienza passiva. Ma forse, questo giochino contabile, si è
inceppato con la nascita dei Monti Bond o magari per risultati di esercizio (2012 N.d.a.) molto inferiori alle attese.
Comunque vada, che si sia trattato di errore o premeditazione, forse, non lo
sapremo mai. Sta di fatto che lo scandalo del MPS si sta arricchendo di giorno
in giorno di nuovi particolari inquietanti, che raccontano in maniera esplicita tutto il malaffare che circola attorno alla banca più antica del mondo.
Tra i Best of su Liquida
Tra i Best of su Liquida
I LADRI NON SI DISCUTONO MAI SPECIALMENTE SE PARLIAMO DELLE BANCHE GLI USURAI QUELLI CHE ANNO DISTRUTTO TUTTO E ORA A LAPPATIVI AL TRAM COGLIONI??????????????????????
RispondiEliminasopra la gente lo Stato campa sotto lo Stato la gente CREPA e via un altre scandalo VAI ciao gianni
RispondiEliminaVergogna !!! Vergogna !!! Vergogna !!! Poi i mascalzoni tagliano u fidi alle aziende che lavorano onestamente !!! Vergogna !!!
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